"Tu sei solo, e lo sai. Tu sei nato per vivere sotto le ali di un altro, sorretto e giustificato da un altro, che sia però tanto gentile da lasciarti fare il matto e illuderti di bastare da solo a rifare il mondo. Non trovi mai nessuno che duri tanto; di qui, il tuo soffrire i distacchi - non per tenerezza. Di qui, il tuo rancore verso chi se n'è andato; di qui la tua facilità a trovarti un nuovo patrono - non per cordialità. Sei una donna, e come donna sei caparbio. Ma non basti da solo, e lo sai."
Cesare Pavese - Il Mestiere di Vivere - aprile 1947
4 commenti:
un pò complesso...
ciao Rouge!
@ Bruno: complesso?
sì, un pò complesso...forse perchè non conosco Pavese. non capisco "sei una donna, e come donna sei caparbio. Ma non basti da solo, e lo sai."
ciao
@ Bruno: Immagino sia solo perché si riconosceva qualità (caparbietà)e difetti ("vivere sotto le ali di un altro") attribuiti più all'universo femminile che al maschile. Dalla consapevolezza di questa contraddizione la solitudine, e viceversa.
Almeno, questo è quanto ci leggo io.
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