domenica 20 aprile 2014

A volte è meglio parlar di fuffa


Citazione


"Il cane odiava quella catena. Ma aveva una sua dignità. Quello che faceva era non tendere mai la catena del tutto. Non si allontanava mai nemmeno quel tanto da sentire che tirava. Nemmeno se arrivava il postino, o un rappresentante. Per dignità, il cane fingeva di aver scelto di stare entro quello spazio che guarda caso rientrava nella lunghezza della catena. Niente al di fuori di quello spazio lo interessava. Interesse zero. Perciò non si accorgeva mai della catena. Non la odiava. La catena. L'aveva privata della sua importanza. Forse non fingeva, forse aveva davvero scelto di restringere il suo mondo a quel piccolo cerchio. Aveva un potere tutto suo. Una vita intera legato a quella catena. Quanto volevo bene a quel maledetto cane".
 
David Foster Wallace - Il Re Pallido

sabato 19 aprile 2014

Sempre allegri (bisogna stare)


Non scrivi più, mi chiedono. Vero. Non è che ne abbia tutta questa voglia. Bisognerebbe avere pure qualcosa di interessante da dire e non sono mai stato sicuro di avercelo, oppure qualcosa di nuovo, ma anche qui si casca male. No, niente di nuovo e niente di interessante. E poi più che altro mi verrebbe da inanellare tutta una serie di cristonate per ciò che mi ritrovo a vivere e per ciò che vedo in giro. Si sa, si finisce per dare noia, scrivere è condivisione e preferisco in maniera molto egoistica tenermela per me: almeno qualcosa in cui abbondare. Però no, non ho smesso di guardare con occhi sgranati a ciò che mi sta attorno. Per dire, vedo un sacco di gente felice ultimamente, credo lo abbiate notato: un mucchio di gente che in pieno delirio 2.0 balla e canta quel motivetto che piace tanto di quel tizio che a me, una volta, piaceva pure parecchio (ma pure ultimamente, devo essere sincero).
E' una esplosione di gioia, pare, e mi fa piacere che ci sia gente tanto felice da fregarsene se si sputtana mostrando la propria scarsa attitudine al ballo a cani e porci. Paesi e piazze e (oggesummadonna!) luoghi di lavoro traboccano di felicità e joie de vivre. Mi fa piacere, davvero, e poco importa se in fondo quel motivetto che piace tanto è a mio modesto avviso il peggior brano che il buon Pharrell abbia inciso da che musica e produce: i gusti son gusti e va bene così. Non fosse che poi a leggere il testo.... mah, io qualche domanda me la porrei sulla necessità di veicolare una stronzata del genere (non lui, ma chi sta dietro e sopra le nostre teste): non suona proprio come "sempre allegri bisogna stare ché il nostro piangere fa male al re", non trovate? Ma lasciamo stare, fiato sprecato e noi sinistri, complottisti.... bla bla bla.
Comunque io, per me, alla faccia del musico americano e dei tanti epigoni ballerini nostrani sto sempre incazzato come una bestia per tutta una serie di motivi che non ho voglia di elencare, ma che prendono spunto dal vivere quotidiano in questo diavolo di Paese a forma di stivale, dove come sempre tutto cambia per mai cambiare veramente. In tutta onestà dovessi scegliere qualcosa da dover ballare tutti assieme propenderei più per questo pezzo qua, magari brandendo qualcosa di contundente, ma tranquilli, sono solo sogni ad occhi aperti e mai mi augurerei accadesse davvero. E poi, perché mai? Qua, pare, stanno tutti bene. Fra un mese si rivota. Allegria.