Sono andato a rileggermi qualche vecchio post (questo è di tre anni fa), e un po' mi girano le scatole per averci beccato, ma erano davvero facili previsioni. Avevo già deciso nello stesso periodo che era arrivata l'ora di starmene fuori, ma non ce l'ho fatta. Alla fine ho votato, sperando che mandando avanti l'unico movimento anticapitalista in Italia con un minimo di possibilità avrebbe potuto arginare l'onda grillina, e dare agli italiani una voce in più a sinistra. Ma non è servito a niente, come abbiamo visto. La voce è troppo stanca, affaticata dalle troppe cose dette in maniera confusa in questi anni, e al suo interno ce ne sono pure che parlano in maniera quasi opposta (ma Di Pietro, santoddio, che c'azzecca con noialtri?): di certo non sarebbe stata in grado di sovrapporsi a quanti urlano più forte. E difatti, se già nel 2008 eravamo morti, ieri si è assistito alla sepoltura della sinistra radicale.
Non si è saputo in questi anni raccogliere il malcontento ma anche l'energia crescente, si è rimasti ancorati a schemi e modi di pensare ormai vecchi, per quanto pure sacrosanti nella loro realtà, propri di generazioni passate. Pensateci un secondo, il comunismo, per dirne una, è morto nel 1989 col muro di Berlino, ventiquattro anni fa: che volete che gli freghi a un diciottenne, a un venticinquenne, ma pure a un trentenne, di una roba che per loro è lontanissima? E' come chiedere a noi quaranta/cinquantenni di dover essere monarchici, tanto per fare un paragone temporale!
Quindi la sinistra ha fallito, su tutta la linea. Rivoluzione Civile è un progetto nato moribondo, e non ho proprio idea di come potrebbe sopravvivere; Sel e il suo brillante leader Vendola farebbero meglio a sparire, magari fondendosi con ciò che resterà di vagamente a sinistra del Pd, sarebbe più dignitoso. Il Pd per parte sua, dovrebbe prendere atto del proprio fallimento totale e avere il buon gusto di levarsi dalle scatole, che tanto non ce la farà mai e poi mai a districarsi nelle sue stesse contraddizioni: un partito di sinistra, ma anche liberale, laico, ma con un occhio ai preti, che guarda a sinistra, ma corteggia il centro. Il giorno che capiranno che il centro non esiste e smetteranno di inseguire il nulla sarà sempre troppo tardi: c'è la destra e c'è la sinistra. Punto. Qualcuno informi Bersani (e pure Renzi) che non basta dire siamo sinistra: bisogna pure esserlo nei fatti.
Poi c'è Grillo e la sua compagine che dicono di non essere né l'uno né l'altro, né destra né sinistra, ma non è una novità, ne abbiamo già sentiti altri dire le stesse cose, con toni più o meno simili: la Lega qualche anno fa otteneva risultati impressionanti, e oggi è al limite della soglia di sbarramento. La differenza è che il M5S viaggia su base nazionale, non pare essere solo antipolitica becera e di convenienza, i suoi candidati non sanno esprimersi, ma almeno non lo fanno a rutti, e almeno questo lascia un filino di speranza. Non mi piace il clima da setta, non mi piace un movimento che non è manco padrone del proprio simbolo, non mi piacciono tante cose, a partire dalla mancanza di contatto con la realtà che mi sembrano abbiano in tanti da quelle parti, per continuare con una certa ignoranza su altri temi (in politica estera, qualcuno ha capito come intendono porsi? in politica economica, al di là del taglio agli sprechi, in che modo rilanciare l'economia? Boh...). Ma rimane quanto c'è rimasto di più a sinistra in Italia, oggi. Tragico, no?
3 commenti:
Stasera dovrebbe parlare Bersani, alle 17.00, se dovesse ritirarsi, dimettersi, andar via, e dire che la colpa è solo ed esclusivamente del PD, senza scaricare colpe a Grillo o a chi ha votato Berlusconi (siamo pur sempre liberi di votare chi vogliamo, non esiste "rubare i voti") son pronto a immolarmi per la loro causa tutta la vita!
Ma così non sarà, quindi vivo con l'anima in pace.
Mah! Staremo a vedere. Comunque se il Pd seguisse il M5S su temi che avrebbero dovuto essere suoi male non farebbe. Quello che è davvero tragico è un 30% che ancora vota Pdl-Lega!
... (ecco)
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