E va bene, basta, mi arrendo. Alla mia coscienza cagacazzo soprattutto, che mi impedisce di starne fuori per quanto resti convinto che così facendo si risolverebbe molto di più (a volte un no deciso vale molto più di una scelta). Questa domenica mi turerò tutti gli orifizi, e mi recherò a mettere crocette su un paio di schede. Le metterò sulla solita parte, restando convinto che alla fine è quella che nonostante tutto porta avanti le idee in cui credo, pure se negli ultimi quindici anni si sono sparpagliate in mille rivoli. Si sono annacquate in quanti votano SEL, convinti di poter contrastare da sinistra il centrismo dilagante, ma farebbero meglio secondo me a decidere da che parte vogliono stare: un voto a Sel è un voto al Pd, un voto al Pd è un voto a Monti e alle sue politiche filotedesche.
Si sono confuse in quanti, tanti, prima per protesta votavano Pci, poi sempre per protesta Lega, ora votano M5S, il MoVimento teleguidato dall'ennesimo arruffapopolo: han bisogno di chi interpreti i loro umori e li urli, e un po' li capisco (poco, ma li capisco). Ma pensare che non esistano destra e sinistra è di una coglioneria madornale, pensare che la politica non conti nulla è il miglior regalo che puoi fare a chi tira i fili, politici, non solo nazionali. Molti di loro sono di sinistra senza manco saperlo. Leggessero il programma di Rc, o di Sel, e ci troverebbero molti punti in comune, ma già... quella è roba vecchia, e le ideologie sono robe superate. E' come ammettere di non avere un sistema di idee, quando poi nei fatti ce l'hai: schizofrenia pura, ma lasciamo stare.
E quindi voterò, Rivoluzione Civile. E speriamo in bene.
3 commenti:
eheheheheh
@ Gap: non ridere ti prego. E' stata una dura lotta stavolta :)
Perché pensi che io mi sia divertito?
Come diceva Marcello Marchesi, mal comune è un'epidemia.
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