domenica 14 luglio 2013

Men and mice


Si diceva, mesi fa, di come la crisi abbia tirato fuori il peggio dalla gente. Immagino sia una questione di sopravvivenza, inteso come istinto, e non c'è nemmeno da dare colpe: è così, punto. Nei momenti di pericolo, si sa, le reazioni naturali sono due, o combatti o scappi. Il tutto si è aggiornato ai tempi, e oggi combattere equivale a opporre resistenza: cercare nei limiti di mantenersi integri sui propri principi, continuare nonostante tutto a vivere secondo quelli, decidere sempre in base a quelli, continuare a non accettare modelli di vita non propri etc etc etc.... la lista è lunga.  Scappare equivale a rimuovere: far finta che tutto sia come prima, allontanare chi ricorda che tutto non è più come prima, rifugiarsi in una miriade di attività inutili (almeno in questo momento) per poter continuare a pensare che tutto sia come prima, accettare compromessi su compromessi su compromessi (l'imperativo è stare bene, ma ho l'impressione che si equivochi molto su cosa davvero significhi). Detto fra noi, qua mi sembra tutto un fuggi fuggi, ma magari mi sbaglio. Io, per me, mi sento come immerso in un romanzo di Steinbeck. Il problema è che ancora non so se sia meglio essere George, oppure Lennie.

Roisin Murphy - Simulation


domenica 7 luglio 2013

Cacciar via

Nicoletta Ceccoli - Crows

"Ho letto il tuo post. Ti sta salendo la carogna?" chiede l'amica reale.
In effetti forse un po', ma questo blog spesso è solo lo sfogo di un momento, un modo per mandar via ciò che non aggrada, una forma di resistenza, in qualche modo. Per cui la carogna sale, posti, ti rileggi, la carogna si allontana. Terapia alternativa.

sabato 6 luglio 2013

Partecipa all'evento

 
Ieri sera era un venerdì d'estate, e i venerdì d'estate ormai in tutti i paesi e paesini e cittadine dell'italico suolo si consuma l'evento catartico di rimozione della realtà: aperitivi e cene e libagioni e spettacoli d'arte varia consumati in piazza a ritmi diversi in ogni cazzo di posto. Qua in provincia, ma pure in città il discorso è lo stesso con i quartieri al posto dei paesi, la stessa identica cosa, ma con minore distanza.
Ho girato ieri sera per una mezz'ora circa nel bordello di facce e di suoni scandalosi emessi da una sottospecie di gruppo rock su un palco, prima di rompermi del tutto i coglioni e tornarmene a casa: ho altri cazzi, mi dispiace.
Ho che fra una settimana mi scade il contratto e nessuno mi ha ancora detto nulla sulle intenzioni che hanno, per cui ad oggi non so se fra otto giorni lavorerò ancora. Ho che se anche questi mi confermano, la paga è talmente da fame che a stento farei il giro del mese, ma la paga è sindacale, per cui la coscienza di chi ti da quattro soldi per il tuo lavoro è a posto, e mi chiedo se anche quella di chi ha sindacato quelle paghe lo sia. Ho che per carattere queste cose mi danno in testa, e devo continuamente ricordarmi di stare molto calmo per arginare lo stress. Ho che ogni idea per tentare di uscire da questa situazione per buona o brutta che sia va a cozzare sul muro della maggioranza degli altri, che non è manco di gomma, è solo un buco nero che fagocita qualsiasi cosa e da cui non ritorna nulla, ma proprio nulla, per cui sai di essere solo, quasi completamente solo. Ho che vedo in giro una situazione surreale: conosco più gente disoccupata, precaria, in cassa integrazione o in mobilità che gente che lavora, e pure chi lavora stabilmente è alle prese con stringimenti di cinghia impensabili anni fa e con l'accettare compromessi su compromessi su compromessi fino a che (ve lo dico, nel caso non lo sappiate) non ci sarà più niente da compromettere. Ho che vedo chi in passato ha avuto il pelo e il coraggio di scegliersi la propria vita, seguire il proprio essere senza dover per forza prevaricare sugli altri, pagare questa scelta oggi per colpa di chi intanto è rimasto fermo ad accettare compromessi su compromessi su compromessi e di chi nel frattempo ne ha approfittato. Ho che so che basterebbe che tutti (tutti) ci fermassimo, solo questo. Ma mangiare ancora si mangia, e venerdì sera c'è l'evento: partecipa anche tu.