Dunque governo, di larghe intese come nelle previsioni, con due mesi di ritardo, ma tutti contenti. Contenta l'ala europeista filomontiana, filoberlusconiana, democristiana fin nel midollo che appesta il Partito Democratico e che ha mandato gambe all'aria il partito pur di arrivare dove le previsioni della vigilia portavano e dove tutti quelli che tirano le fila del carrozzone volevano.
Contento Berlusconi, unico vero vincitore di questi due mesi non previsti. Contenti i grillini, di poter continuare a sbraitare standosene comodamente all'opposizione.
Ora, io ho votato controvoglia un residuato che in partenza si sapeva perdente, Rivoluzione Civile, con l'unica speranza di spostare un po' più a sinistra il baricentro del Parlamento, ché se tutti tirano a destra e non sei d'accordo l'unica è tirare dall'altra parte, ma forse avrei fatto meglio a rimanere nella mia idea iniziale: se il sistema è marcio, l'unica è non alimentarlo.
E' successa una cosa non prevista che ha scompigliato i piani e ha portato al ritardo dell'attuazione di quanto programmato. La mole di voti presa dal Movimento Cinque Stelle ha spiazzato tutti, Grillo in testa, chiamato a un gioco che non era nella intenzioni e si è persa una occasione storica, di riuscire davvero a cambiare qualcosa.
Io resto convinto (ma è una mia idea, non confortata da nulla) che se i grillini avessero accettato quanto Bersani gli andava proponendo le cose avrebbero potuto davvero prendere un'altra piega, perché quel cristo di un segretario pur con tutti i suoi difetti comunque guardava a sinistra (non avrebbe fatto un accordo solo con SEL, non avrebbe cercato in tutti i modi una sponda nel M5S), e ci ha provato in tutte le maniere a farsi seguire, pure umiliandosi, cercando di far vedere la direzione e dicendoglielo pure in quella pagliacciata di diretta streaming ("non vorrei che passassimo dal possiamo fare, all'avremmo potuto fare": ecco, ci siam passati!).
Ma ai grillini queste cose non le puoi dire, perché loro son duri e puri e mischiarsi figurati mai e chissà che fregatura ci sarà stata sotto e figurati se Bersani sarebbe poi uscito dall'euro (!?) e una serie infinita di stronzate varie tutte volte a scaricarsi la coscienza, tra cui siam qui a distruggere i partiti e cominciamo dal più debole, poco importa se ti tieni il più forte e pericoloso, quel Berlusconi che era morto, bastava un niente a seppellirlo, ed è stato resuscitato, e ora voglio proprio vedere come lo cacci via.
Ma ai grillini queste cose non le puoi dire, perché loro son duri e puri e mischiarsi figurati mai e chissà che fregatura ci sarà stata sotto e figurati se Bersani sarebbe poi uscito dall'euro (!?) e una serie infinita di stronzate varie tutte volte a scaricarsi la coscienza, tra cui siam qui a distruggere i partiti e cominciamo dal più debole, poco importa se ti tieni il più forte e pericoloso, quel Berlusconi che era morto, bastava un niente a seppellirlo, ed è stato resuscitato, e ora voglio proprio vedere come lo cacci via.
A chi ha votato sinistra radicale manco glielo puoi dire, ché la colpa è del Pd, è tutta del Pd, è sempre del Pd, che se avesse votato Rodotà, e se avesse accettato l'apertura (bah, va a sapere, comunque tardiva) di Grillo, e se non fosse un ignobile miscuglio di ex democristiani e ex comunisti all'acqua di rose (come se ciò non fosse noto dalla nascita), che però chissà perché si è continuato a chiamalo "sinistra".
A chi vota destra inutile dire niente (e che gli vuoi dire? questione di lingua, proprio) e insomma alla fine non puoi dire niente a nessuno e siamo qua (quanto è comodo e quanto è bello e quanto è rassicurante, il già conosciuto), di nuovo a criticare come al solito il governo che fa schifo, e firmeremo nuove petizioni, e ventileremo nuove manifestazioni, e diremo che ci vorrebbe più piazza, e pure ci sarà chi si compiacerà dei grilletti in Parlamento che non gliele mandano a dire, senza considerare che serve a niente mandargliele a dire a chi manco ti sta a sentire, che sono anni qua che gliele si manda a dire, talmente abituati a mandarle a dire che quando arriva il momento di fare, manco si sa da che parte iniziare (vero, stelline?).
Insomma tutto è stato risolto, ognuno è al suo posto naturale, chi ha sempre comandato a comandare, chi da sempre è comandato a farsi comandare. Fine della fiera.